Festa di Sant’Antonino a Sorrento

Se hai deciso di prenotare una vacanza a Sorrento, e non sai orientarti sul periodo da scegliere, ascolta il nostro consiglio e scegli … febbraio!

Forse ti sembrerà una scelta azzardata, dato che Sorrento è famosa per il sole, il mare e la vita estiva, ma vederla in inverno – con meno folla e tutta la sua bellezza interamente a tua disposizione – è un’esperienza unica anche perché in inverno, a febbraio, cade la festa del patrono Sant’Antonino.

Questa festa, tuttavia, ha anche una seconda data celebrativa, in maggio.

Per cui se cerchi una stagione più calda potrai decidere di prenotare in quel mese. Assistere alla festa del santo, però, è davvero un privilegio da non perdere.

Chi è Sant’Antonino di Sorrento

Attenzione! Non confondere mai Sant’Antonino con il Santo di Padova, oppure con Sant’Antonio. Il patrono di Sorrento è un cittadino locale a tutti gli effetti.

Antonino Cacciottolo è vissuto tra i paesi di Campagna e di Sorrento ed è morto proprio qui, il 14 febbraio dell’anno 625.

Ed ecco perché nel giorno che per tutti è San Valentino, qui a Sorrento si celebra invece Sant’Antonino Cacciottolo.

Divenuto monaco benedettino giovanissimo, entrò nella schiera di fiducia del vescovo di Castellammare di Stabia e tornò nel suo paese dove visse da eremita prima e poi, divenuto abate, nel convento benedettino dove pare operasse miracoli già prima della morte.

Le due feste di Sant’Antonino a Sorrento

La sua città lo ricorda con due celebrazioni, entrambe molto sentite.

La prima si svolge il 14 febbraio (a volte posticipata al 15) e dopo le messe di rito e l’unzione dei fedeli con l’olio santo, le reliquie del patrono vengono portate fuori dalla parete della cripta in cui riposano – inglobata nella struttura della Basilica di Sant’Antonino – e poste dentro una statua cinquecentesca in argento.

Così vengono portate in processione fino al mare seguendo un percorso preciso che però cambia durante la seconda festa.

Questa avviene la prima domenica di maggio e coinvolge, appunto, la parte del paese che era stata esclusa in inverno. Anche in questo caso, la suggestiva processione raggiunge il mare da dove verranno sparati i fuochi pirotecnici a conclusione della giornata.

Curiosità interessanti sulla festa di Sant’Antonino

Alcune curiosità che potrebbero far felici i turisti come te: Sant’Antonino amava così tanto la propria città da voler essere seppellito a Sorrento, ma amava anche il suo eremo, che si trovava fuori dalle mura.

Per cui al momento della morte, non sapendo cosa decidere, chiese di essere sepolto “né dentro e né fuori le mura di Sorrento”. Motivo per cui il suo corpo giace in una nicchia scavata dentro la stessa parete dell’antico convento, oggi parte della basilica.

Al santo è attribuito un importante miracolo: avrebbe salvato un bambino dall’assalto di un “mostro marino”.

Non si sa che tipo di pesce fosse, in realtà, la enorme zanna appesa dentro la basilica, a testimonianza dell’intervento divino contro “il mostro”, non trova riscontro con alcun animale acquatico conosciuto oggi anche se molti dichiarano che sia un “osso di balena”.